Il Piccolo Dain è una bella elevazione sopra il paese di Sarche in Valle del Sarca con due spettacolari pareti. La prima, più solare ed imponente, è la parete Sud-Est dove corrono itinerari di grande importanza storica che portano il nome di alcuni tra i migliori alpinisti trentini, come Bruno Detassis, Cesare Maestri e Bepi Loss, oltre che difficili vie sportive. La seconda è la parete Ovest, detta Parete del Limarò, dalla profonda gola che incide il fondo della valle e si presenta nella parte sinistra come un libro aperto sul cui centro corre il bellissimo e molto estetico Diedro Maestri. Sulla parte destra dove prevalgono invece una bella serie di placconate verticali meno repulsive sono state tracciate in tempi recenti una serie di vie dalla chiodatura abbondante e dalle difficoltà ‘contenute’: Orizzonti Dolomitici, la più facile, Moonbears, l’ultima arrivata e Amazzonia quella da noi percorsa. Le vie sono sempre molto frequentate e affollate e la roccia si presenta oggi un po’ levigata. La via Amazzonia ha uno sviluppo di poco inferiore a 300 m (9 tiri) ed è una piacevole salita su roccia ripulita generalmente ottima ma che richiede a tratti un poco di attenzione. L’arrampicata, mai difficile ma abbastanza continua sul quarto/quinto grado, si svolge su placche verticali lavorate con prese sempre buone e culmina con il bellissimo ottavo tiro. La chiodatura a spit è molto ravvicinata e permette di affrontare la salita in grande sicurezza; tutte le soste hanno anche l’anello di calata.
Prima salita: Andrea Zanetti e compagni il 4 maggio del 2005
PICCOLO DAIN (PARETE DEL LIMARÒ) – VIA AMAZZONIA
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 20 novembre 2016 | Compagni | Federico Rossetti, Alberto Piazza, Luca Castellani, Matteo Parmigiani |
Settore | Piccolo Dain - Parete del Limarò | Itinerario - Via | Via Amazzonia |
Esposizione | OSO | Peridio consigliato | Tutto l'anno (evitare i mesi più caldi e freddi) |
Tempo | 3 h la via + 0.45 h tra avvicinamento e discesa | Sviluppo | 270 m circa |
Difficoltà | generalmente sul quarto/quinto grado (max 6a , con un tiro di 5b continuo) | Chiodatura | Spit molto vicini, soste a spit con catena e anello di calata |
Tipologia arrampicata | Placche verticali molto ben presate | Roccia | Calcare generalmente buono/ottimo, qualche presa da controllare |
Materiale | Attrezzatura da arrampicata (13 rinvii) | Bibliografia utilizzata | Pareti del Sarca (Versante Sud) e 101 Scalate su Roccia di Antonio Bernard |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si! Bella via verticale con arrampicata di soddisfazione. |

INDICAZIONI STRADALI
Uscire dall’Autostrada del Brennero a Rovereto Sud e seguire le indicazioni per Arco. Una volta in valle del Sarca seguire per Trento e Dro fino al paese di Sarche dove si prende a sinistra in direzione di Madonna di Campiglio. Svoltare quasi subito a destra in salita e parcheggiare nei pressi del bocciodromo.
AVVICINAMENTO
Ritornare sulla strada principale e seguirla verso destra. Prima del ponte prendere la strada sterrata a destra fino a un cancello in metallo dove attacca la via. Attacco in comune con le vie Orizzonti Dolomitici e Moonbears (0.05 h).
RELAZIONE
1° tiro: salire aiutandosi con il muretto, quindi continuare verticalmente con passaggi delicati aiutandosi con un pezzo di ferro (4c) su roccia un po’ levigata. Proseguire poi lungo una rampa verso sinistra (I) e traversare infine a sinistra (III+) su buone prese fino a sostare su due spit e una catena (30 m – 5 spit).
2° tiro: continuare a traversare a sinistra per cengia con qualche passo di arrampicata (II), ignorare la sosta dove attacca la via Moonbears e sostare poco più avanti su due spit e catena (30 m – 5 spit e un fittone).
3° tiro: continuare a sinistra per poi salire una rampa (I) fino a una placca compatta verticale. La si sale su buone prese un po’ levigate (4c) e si sosta su due spit, catena e anello di calata (33 m – 5 spit). In realtà il tiro descritto coincide con la via Orizzonti Dolomiti, per salire la via originale non salire la rampa ma continuare a sinistra, quindi salire verticalmente (difficoltà analoghe).
4° tiro: salire sopra la sosta (III+), poi per gradoni appoggiati verso sinistra per ritrovare la linea di spit della via originale (lasciandosi a destra la fila di spit di Orizzonti Dolomitici). Raggiunta una placca compatta, la si sale prima verticalmente, poi in traverso a sinistra (4b) e si raggiunge la sosta su due spit, catena e anello di calata (30 m – 8 spit).
5° tiro: salire sopra la sosta con arrampicata sostenuta (4c), poi con un passo più difficile verso destra (5a) si esce su crestina che si segue verso sinistra (III). Ancora verticalmente (4c) su buone prese fino alla sosta sotto uno strapiombetto su due spit, catena e anello di calata (30 m – 12 spit).
6° tiro: traversare a destra (4a) e salire per il diedro (4c) facendo un po’ attenzione alla roccia. Uscire a destra e salire verticalmente per diedrino (4b), quindi traversare a sinistra fino alla sosta su due spit, catena e anello di calata (25 m – 8 spit).
7° tiro: salire sopra la sosta (4c), poi per muretti (4a) fino a una placca più compatta. Superarla (4c) e raggiungere una placca difficile con lama a destra. Salire prima verticalmente, poi spostarsi a sinistra con passaggi delicati (6a/A0) e raggiungere una rampa sopra la quale si sosta su due spit, catena e anello di calata (30 m – 8 spit). La placca difficile è evitabile a sinistra per rampa (III+).
8° tiro: tiro chiave e molto bello. Salire verticalmente alla sosta per una successione di placche compatte molto verticali e strapiombetti con arrampicata sostenuta sempre su buone prese (5b sostenuto). Si esce su terrazzino esposto dove si sosta su due spit, catena e anello di calata (30 m – 13 spit).
9° tiro: spostarsi a destra per cengetta esposta (I), quindi salire con progressiva ascesa verso destra (III) e superare un muretto verticale su buone prese (4b). Traversare a destra seguendo gli spit (non saltarli, la corda tende a far cadere i sassi) fino alla sosta su due spit, catena e anello di calata (30 m – 8 spit).
DISCESA
Imboccare il sentiero in salita verso destra nel bosco e seguirlo fino ad incrociare quello che scende dalla cima del Piccolo Dain. Tenere sempre a destra ai bivi e scendere con l’aiuto di qualche corda fissa fino a rientrare nel paese di Sarche esattamente in corrispondenza del parcheggio (0.30 h).
OSSERVAZIONI
Dopo i primi tre tiri facili e bruttini la salita risulta molto piacevole per la parete che diventa via via più verticale ed esposta. La roccia a tratti è levigata ma migliora salendo e a parte i primi metri non disturba. L’arrampicata non è mai difficile ma a tratti sostenuta sul quinto grado. Il settimo tiro presenta un passaggio difficile (6a) ma evitabile. Si consiglia di evitarlo se non si è sicuri perché il tiro chiave è il successivo. Nelle giornate lunghe è possibile, usciti dalla via, continuare ad arrampicare lungo una delle altre vie della parete SE del Piccolo Dain (tutte più impegnative).

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[PDF DOWNLOAD] PICCOLO DAIN (PARETE DEL LIMARÒ) - VIA AMAZZONIA
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